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193

Alessio D'Elia (San Cipriano Picentino, Salerno 1718 - post 1770)

Adorazione dei Pastori

olio su tela, cm 66,5 x 127

€ 20.000 - € 25.000

Lotto non venduto

Note:
Lungo la diagonale, amplificata dalla maestosa figura di donna drappeggiata di schiena, si dispiega una gioiosa processione di putti, giovinette e pastorelli che convergono verso la Sacra Famiglia, disposta su un simbolico piedistallo di antiche rovine romane, sui cui gradoni poggia dolcemente l'agnello eucaristico, incarnazione della Mansuetudine e dell'Innocenza (cfr. C. Ripa, Della novissima Iconologia, parte seconda, Padova, presso Pietro Paolo Tozzi, 1625, p. 324). Il gesto pittorico si rivela alto e naturale, privo di impuntamenti e di durezze, talmente sicuro ed espressivo da far sembrare l'opera come dipinta ad affresco o, meglio, un bozzetto di grande respiro. Tali caratteristiche richiamano il corpus dei bozzetti che Francesco De Mura donò al Pio Monte della Misericordia, il cui inventario fu redatto dagli allievi e suoi eredi nell'arte Pietro Bardellino e Fedele Fischetti. Secondo lo spirito del più maturo rococò napoletano, chiare ed eteree aleggiano in un trionfo musicale le figure degli angeli. Siamo grati al professor Nicola Spinosa per aver avanzato l'attribuzione del dipinto a Alessio D'Elia e averlo collocato alla metà del Settecento, sotto l'influenza del maestro Francesco De Mura. Alessio d'Elia fu artista molto richiesto e realizzò soprattutto affreschi per importanti committenze ecclesiastiche; sue opere figurano tra l'altro in varie chiese romane come Sant'Andrea della Valle e Santa Caterina de' Funari. Caratteristiche distintive dello stile del D'Elia sono la maestria compositiva e la sapienza scenografica, particolarmente evidenti nel dipinto offerto nel lotto. Rispetto allo stile del suo maestro, qui intimamente presente, si rilevano sottili differenze di carattere, tra cui la vena gioiosa e popolaresca, ravvisabile nei visi paffuti, nelle bocche piccole dei pastorelli e in un arioso dinamismo di fondo che attenua ascendenze altrimenti più classicheggianti e monumentali. La riuscita composizione rivela fin dal primo impatto un'armonia corale fatta dalla grandiosa sinergia di una moltitudine di figure ed elementi, tutti risolti fin nel più minuto dettaglio.

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Lotto numero 193, Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo Asta 151 e 152


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