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Bonelli

Franco

Patenti

Due patenti pergamenacee rilasciate a Franco Bonelli in qualità di Professore di Zoologia e Direttore del Museo di Storia Naturale, datate 31 marzo 1815 e 19 luglio 1825, con relative scatole porta-sigilli, la prima di 4 fogli, la seconda sempre di 4 fogli, con firma in calce di Vittorio Emanuele I nel primo caso e Carlo Felice nel secondo.

€ 600 - € 800

Lotto non venduto

Note:
Nacque a Cuneo l'11 novembre 1784, morì a Torino l’11 giugno 1830. Studiò dapprima a Cuneo, poi a Torino ove la famiglia nel frattempo si era trasferita, senza giungere però agli studi universitari. Si dilettò dapprima di meccanica e di disegno, poi, conosciuto il medico naturalista torinese Rubinetti, si appassionò all'entomologia. Divenne membro della "Reale Società Agraria di Torino" nel 1807 presentando uno studio di pregiatissima qualità riguardante i coleotteri del Piemonte. A seguito della fusione della Società Agraria con l'Università Imperiale di Francia, voluta da Napoleone, Bonelli incrementò il proprio bagaglio culturale seguendo i corsi al Museo nazionale di storia naturale di Francia a Parigi. Il 27 maggio 1809 diventò Socio nazionale dell'Accademia delle Scienze di Torino e all'interno delle «Memorie» di questa Accademia pubblicherà molte delle sue ricerche. Dopo aver frequentato i corsi, nel 1811, Bonelli ritornò a Torino e divenne professore di zoologia all'Università di Torino con l’atto che qui si presenta. Può essere considerato come l’ideatore e il promotore del Museo di Storia Naturale di Torino, oggi Museo Regionale di Scienze Naturali, che diresse a partire dal 1825. Bonelli ha meriti eccezionali soprattutto per essere stato uno dei più intelligenti interpreti e sviluppatori del pensiero lamarckiano. Purtroppo le sue intenzioni e teorie furono pressoché sconosciute ai contemporanei perché i suoi scritti rimasero inediti per quasi un secolo. L'evoluzionismo bonelliano, come quello del Lamarck, è imperniato sulle modificazioni imposte ai viventi dalle circostanze ambientali e sulla loro ereditarietà. Viene inoltre ammessa una innata tendenza della specie alla trasformazione, del tutto simile alla tendenza per cui l'embrione si trasforma in individuo adulto. Il sistema prescinde - o intende prescindere - da qualsiasi intervento di fattori soprannaturali.

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Lotto numero 9, Libri Autografi Stampe &8211 Asta 122


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