Rinaldo e Armida

Note:
Il soggetto è tratto dalla Gerusalemme Liberata (XVI, 17-23). Due cavalieri, partiti alla ricerca di Rinaldo, incontrano i due amanti all’ombra degli alberi presso un laghetto. Rinaldo contempla la propria immagine riflessa negli occhi di Armida e regge uno specchio dinanzi al volto di lei: così ciascuno scorge se stesso nell’amore. Sullo sfondo, in scala ridotta, sono raffigurati gli eventi immediatamente successivi: richiamato alla realtà dai suoi compagni, Rinaldo prende commiato da Armida, che lo implora di restare, ma invano; Armida cade allora in deliquio maledicendo il suo amato.