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Quadri moderni: storia e artisti

Arte moderna: le pillole di Minerva Cafè

In questo articolo dedicato ai quadri moderni di Minerva Cafè potrete conoscere i movimenti e gli autori principali che ne hanno fatto la storia.

Cubismo

Attraverso il percorso dei Fauves e gli insegnamenti di Cezanne sulla deformazione della prospettiva, sulla composizione delle immagini con figure geometriche semplici e sulla riduzione della gamma cromatica, Pablo Picasso e Georges Braque arrivano a delineare un nuovo linguaggio figurativo. Picasso porta queste lezioni alle estreme conseguenze elaborando il principio della simultaneità, cioè la sovrapposizione nella stessa immagine di molti punti di vista, e sperimentando la scomposizione delle forme, unitamente alla propria predilezione per un’arte primordiale. Le conseguenze di questo sguardo analitico si ripercossero sul realismo delle loro opere.

Numerose stampe, acqueforti e litografie di Picasso, insieme a quelle di Juan Gris, Fernand Léger e a pitture di Sonia Delaunay, esponenti di un cubismo più attento al cromatismo, sono tra le più importanti opere di corrente cubista offerte nelle aste di quadri moderni.

Futurismo

Il Futurismo nasce nel 1909 come movimento letterario con la pubblicazione del “Manifesto del Futurismo” da parte di F.T. Marinetti, per poi ampliarsi anche alle arti visive. Fin da subito i suoi caratteri fondamentali furono l’esaltazione della modernità, con un categorico rifiuto del passato, la volontà di mostrare la velocità, la scelta di temi di forte valenza simbolica.

Tra i maggiori esponenti, Umberto Boccioni pose l’attenzione sulla frammentazione delle forme, sulla compenetrazione tra figura e sfondo, sottolineando a volte anche il vissuto emotivo dei suoi soggetti.

Giacomo Balla, pittore più anziano del gruppo, fu interessato ad un’indagine accurata del movimento, rappresentato attraverso la sovrapposizione di immagini, e ad uno studio delle figure attraverso la scissione delle forme in elementi geometrici e l’accostamento dei colori.

Le aste di arte moderna hanno come veri protagonisti proprio alcune opere di Balla e Boccioni, insieme a quelle di artisti come Gino Severini, Carlo Carrà e Fortunato Depero, molto attivo nella grafica pubblicitaria.

Astrattismo

Nei quadri moderni astratti è possibile leggere la convinzione che l’arte sia un mezzo per una rivoluzione dello spirito e un puro veicolo espressivo, senza alcun riferimento al mondo materiale.

Vassilij Kandinskij aprì la strada all’Astrattismo attraverso la sua teoria pittorica: il colore, liberato dal disegno, diventa il mezzo privilegiato per evocare determinate sensazioni. I colori, insieme alle linee e alle forme geometriche, diventavano associazioni con un significato espressivo costante.

Le aste di quadri moderni astratti presentano, tra gli altri, litografie e illustrazioni dell’altro grande pittore astratto, Paul Klee.

Dada e surrealismo

Nel Surrealismo venne recepita la scoperta freudiana dell’inconscio e l’arte infatti viene considerata il mezzo più adatto per far emergere i contenuti rimossi, sedimentati nell’inconscio. Assumono in esso importanza l’esperienza onirica, ogni aspetto dell’irrazionale, la liberazione dell’individuo dalle convenzioni sociali. In Belgio, René Magritte affolla le sue tele di oggetti banali, dove al consueto si accosta l’assurdo, e trovano forma i risultati delle sue ricerche sul pensiero e sul rapporto tra oggetto e linguaggio.

In Spagna le figure più fantasiose del movimento surrealista furono quelle di Juan Miró e Salvador Dalí. La pittura di Miró si sottrae a ogni desiderio di rappresentazione e approda a una figurazione astratta attraverso segni grafici e figure galleggianti.

Nei quadri di Dalí è possibile vedere quella che lui stesso definisce la pittura “critico-paranoica”, cioè una visione delirante del mondo, che riesce però a razionalizzare e a interpretare nelle sue opere. In esse, come per esempio in “La persistenza della memoria”, appaiono paesaggi desolati e allucinati, carichi di elementi simbolici, di orologi che si sciolgono a simboleggiare la fugacità del tempo, di accostamenti formali inconsueti dall’effetto spaesante, frutto di trasformazioni oniriche.

Il Surrealismo è rappresentato nelle aste di pittori moderni da litografie e illustrazioni proprio di Magritte, Miró, Dalí, oltre a Max Ernst, André Masson, Victor Brauner.

Metafisica

La vendita di quadri moderni vede come suo protagonista Giorgio de Chirico, con i suoi disegni e olii, di sicuro il più importante autore di pittura metafisica. Sia i Surrealisti che i Dadaisti furono profondamente influenzati dalla pittura di De Chirico , considerandolo un precursore delle ricerche sull’inconscio e sull’irrazionalità. Partendo da riferimenti alla classicità italiana e alla mitologia greca antica, egli medita un nuovo linguaggio in netta contrapposizione alle avanguardie, alla loro forza emotiva, al loro dinamismo e al valore del progresso, come è evidente nell’immobilità delle sue figure. I suoi temi maggiori, manichini e statue al posto della figura umana, ombre, piazze silenziose e deserte, edifici come fondali vuoti e oggetti di uso comune, sono posti in contesti carichi di mistero e in prospettive inquietanti e allusive, bloccate in un tempo indeterminato.

Il ritorno al realismo

La prima guerra mondiale provoca una dispersione delle avanguardie ed un desiderio comune di guardare all’arte del passato. In Italia, si delineò il cosiddetto realismo magico, di cui Felice Casorati e Carlo Carrà ne furono tra i principali esponenti. Il loro intento era quello di recuperare il grande patrimonio classico mediante temi come paesaggi e ritratti di famiglia, rappresentati attraverso forti contorni e campiture piatte, resi misteriosi e inquietanti dall’immobilità delle figure. Legato più ad un realismo naturalista fu Giorgio Morandi nel quale il tema della copia dal vero venne associato soprattutto a nature morte, che venivano rappresentate secondo scansioni geometriche ed effetti percettivi, senza però mai allontanarsi dal reale.

Anche Renato Guttuso si muove verso un’arte di matrice realista, con elementi che però la legano al Cubismo e a Cezanne. Impegnato anche politicamente in movimenti di opposizione al regime fascista, nelle suo opere Guttuso studia la realtà e le inquietudini sociali che lo circondano, trasformandoli in termini formali: i toni accesi e violenti dei colori, l’incrociarsi delle linee costruttive e l’incisività del contorno delle forme.

Le aste di arte moderna del periodo fra le due guerre hanno come protagoniste le opere di Guttuso, oltre a stampe, disegni e illustrazioni di Casorati e Morandi.

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Giorgio de Chirico

Volos 1888 - Roma 1978

Oreste e Pilade, 1963

€80000 - €100000

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