Lettere autografe firmate (7)

Note:
Nella prima usa ancora il Lei (5 luglio 1923) “Egregio Signor Palazzeschi, ho avuto l’incarico di compilare una Antologia di prosatori italiani per la Russia (credo che Soffici gliene abbia parlato). Le sarò molto grato se mi vorrà mandare quella fra le sue prose che stimerà piu conveniente e rappresentativa per questa pubblicazione”; nella seconda (Roma 27 luglio 1923) il tono è assai mutato: “Caro Palazzeschi, ho ricevuto le tue prose: sono bellissime. Ti ringrazio”; piu di servizio la terza letterina (Roma, 24 nov. 1924): “Quando ci possiamo vedere? Fammelo sapere o per mezzo di un biglietto o per telefono”.