Le tre Virtù Teologali

Note:
L'opera presenta le tre virtù teologali: in abito rosso, la Carità, in bianco, la Fede, e in verde, la Speranza. Il dipinto è accompagnato da una lettera del professor Massimo Pirondini datata Reggio Emilia, 7 dicembre 2015. Secondo lo studio di Pirondini, Pier Francesco Cittadini, milanese di nascita ma attivo principalmente a Bologna, realizzò questo piccolo rame da una composizione perduta di Francesco Albani, anch'essa su rame, che nel corso della seconda metà del secolo scorso è stata identificata, a suo parere però erroneamente, con la piccola tela della collezione Denis Mahon. Interessanti informazioni provengono dalle fonti documentarie, rinvenute per l'occasione da Pirondini. L'opera di Cittadini infatti risulta menzionata insieme al dipinto dell'Albani in un inventario di beni presenti nella quadreria del conte Ettore Ghisileri di Bologna, al momento della sua morte, avvenuta nel 1676. Al n. 16 è ricordato: "un quadro in un rame del Sig:r Francesco Albani con dentro le trè Virtù Fede, Speranza e Carità"; e più avanti al n. 28: "Una copia del suddetto quadro fede, speranza e Carità in rame fatta dal Milanese...". Del rame di Cittadini, stando alle notizie riportate da Blumer, possiamo ripercorrere agevolmente parte della sua storia collezionistica. Il rame, ritenuto l'originale di Albani, venne trafugato dalle truppe napoleoniche alla fine del Settecento e portato nella chiesa parigina di Saint Roch da cui però scomparve in epoca imprecisata.