Il manoscritto contiene l’accettazione delle prove di nobiltà di due quarti del mariano Clarelli : il quarto paterno Clarelli e quello dell’ava paterna Lauri, in quanto gli altri due quarti Potenziani materno e Crispolti, ava materna, erano già noti appartenenti a Famiglie di cavalieri dell’Ordine. La prova della nobiltà Clarelli fu eseguita nella Città di Rieti e quella Lauri in quella di Spoleto. I commissari dell’Ordine incaricati degli esami furono il Cavaliere Commendatore Fra Agostino Chigi e il Cavaliere Fra Cesare Borgia della Lingua d’Italia come recita il documento del relativo pubblico processo. Il testo si compone di innumerevoli documenti molti dei quali presentano timbri notarili e sigilli araldici cartacei inceralaccati; non legati vi sono 13 documenti alcuni dei quali relativi al costo della documentazione predisposta.