I dipinti sono corredati da una perizia della dottoressa Nicole Dacos Crifò, che ha avanzato la presente attribuzione. Cornelius Loots è indicato dalla studiosa come un importante anello di congiunzione, nella storia della veduta fiamminga in Italia nel secolo XVI, tra la generazione di Marten van Heemskerk e quella dei fratelli Brill. L’artista lavorò a Roma dove dipinse, intorno al 1545, alcuni paesaggi ad affresco a Castel Sant’Angelo, nell’appartamento di Paolo III e frequentò la bottega di Perin del Vaga. Durante un successivo soggiorno italiano, dal 1563, il pittore lavorò per il cardinale Alessandro Farnese a Grottaferrata, nel palazzetto abbaziale del convento di San Nilo, e a Caprarola. I paesaggi offerti nel lotto sono da collocare, secondo la dottoressa Dacos, proprio negli anni di attività di Loots a Caprarola, intorno al 1570.CORNELIUS LOOTS, CALLED CORNELIO FIAMMINGO, (ACTIVE IN ITALY, SECOND HALF OF 16TH CENTURY), RIVER LANDSCAPE WITH A BRIDGE AND A PAINTER,; AND FANTASTIC VIEW OF A CITY WITH A MARKET, OIL ON CANVAS 84.5 X 121.5 CM EACH