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Lunari

Una Collezione di Lunari e Calendari

La Collezione qui proposta, composta da 45 lunari/calendari a foglio volante e 28 libretti/almanacco di cui 11 legati insieme in 2 libretti, rappresenta un insieme unico nel suo genere, sia per la quantità di esemplari che per l’estrema rarità degli stessi e copre la produzione a stampa degli ultimi cinque secoli E’ costituita per la maggior parte da fogli murali e da lunari e almanacchi a libretto. Il più antico, il rarissimo calendario silografato bicolore Kalender off das MDLV iar, stampato nel 1555 a Zurigo e prodotto da Froshauer Il Giovane, è un eccezionale esempio di come fossero i calendari giuliani nel centro Europa prima della riforma Gregoriana del 1582. Per la sua semplicità di impostazione e per il notevole uso di simboli, era facilmente interpretabile anche da persone analfabete. Si tratta in ordine temporale del quinto foglio di calendario più antico d’Europa ed è un vero e proprio lunario con indicate all’inizio di ogni mese le attività tipiche dell’uomo. Rappresenta un altro straordinario esempio del genere il Bauern Kalender stampato ad Augsburg dagli eredi di Hans Hofers del 1617, simile come impostazione al precedente. Il Seicento prosegue con altri fogli volanti ed in particolare con il Calendario delle feste mobili e stabili …….. che si fanno nella città di Verona e nel Palazzo di essa l’anno 1645 stampato a Verona nel 1645 che di fatto risulta essere il quarto lunario più antico esistente in Italia. La breve vita di questi fogli faceva sì che, una volta terminato l’anno solare, venissero riutilizzati per i più disparati usi (sottocoperte di libri, coperte per carteggi privati ecc.) e le stamperie stesse, consce del costo della carta, non buttavano i fondi di magazzino invenduti. Nella raccolta sono presenti altre 2 pregevoli testimonianze, di cui una rarissima: il lunario stampato ad Arezzo nel 1667 Astrologici Avvisi …., riutilizzato dallo stampatore per inciderci il Biribissi, un gioco d’azzardo molto in voga in Italia. Un unicum decisamente interessante. Il secolo XVIII offre un cospicuo numero di lunari con splendide incisioni in legno o rame. Menzione particolare merita il foglio Lunario per l’anno MDCCXXV del famosissimo astrologo e matematico il Chiaravalle di Milano, stampato a Lucca, di estrema rarità, e l’altro foglio dal titolo Osservazioni astronomiche per l’anno bisestile MDCCXXXIV del celebre Barba Bianca stampato a Bologna, la cui creazione fu decisa a tavolino al solo scopo di contrastare l’egemonia che il celebre Barbanera di Foligno aveva sul mercato italiano dell’epoca. Splendidi e di difficile reperibilità sono i calendari di gabinetto ottocenteschi, realizzati su fogli cartonati e rigorosamente bifacciali. L’Ottocento prosegue con i lunari e calendari litografici, ed importantissimo per la storia d’Italia è il lunario dal titolo I giornalisti nel pallone aerostatico stampato a Milano dalla Tipografia Zanaboni, in cui si riassumono i sentimenti nazionalistici che in quel momento viveva il popolo italiano; lo stampatore infatti raffigura i giornalisti filo austriaci che vengono mandati via su un pallone bianco e rosso da alcuni sacerdoti. Interessantissimi sono i calendari umoristici che si cominciarono a stampare dopo l’unità d’Italia e la raccolta vanta tra gli altri due superbi esempi stampati a Bologna dalla Direzione del giornale “Il Pappagallo” dal titolo Monumento politico dal 1859 al 1875 (illustrato del celebre caricaturista Augusto Grossi) e Profezie del Pappagallo sull’Europa per l’anno 1877 (la tavola, anche se non è firmata, è opera Giorgio Ansaldi). Anche i libretti sono estremamente rappresentativi: il più antico, ALMANACH DES ALMANACHS ……POUR L’A BISSEXTIL 1592 è uno dei più rari ed antichi esemplari conosciuti in Europa. Il Seicento e il Settecento offrono titoli ammalianti come Gli Arcani delle stelle …. Discorso astrologico di D. Antonio Carnevali del 1677, il rarissimo Almanacco universale sopra l’anno bisestile 1684. Del Gran Pescatore di Chiaravalle o il curioso Arcolaio celeste overo trascorso lunatico… cavato dagli scritti di Francesco Moneti del 1705. Belli ed importanti sono i due libretti dal titolo Calendario perpetuo della Repubblica Francese stampato a Roma dal Cittadino Mazzei e l’Almanacco delle amministrazioni per l’anno VII repubblicano francese ossia il vero Palmaverde Nazionale, validi esempi della riforma introdotta da Napoleone che “costruì” il suo tempo nuovo sul sistema decimale ed avendo a base il sistema agricolo, mostrò al popolo l’importanza delle ricchezze della natura, delle influenze del cielo e della terra. Associò ad ogni giorno il nome di un prodotto della natura, di uno strumento agricolo o di un animale domestico e così mostrò tutti gli oggetti rurali che compongono la vera ricchezza nazionale. Ciascun mese era diviso in tre decadi, in ciascuna decade vi erano 8 giorni e mezzo di lavoro e uno e mezzo solo di riposo assicurato (il pomeriggio del quintidì e il decadì). Un insieme pregevole, di grande rarità che testimonia il tentativo dell’uomo di cercare punti di riferimento fissi di fronte al fuggire del tempo: le testimonianze di un passato per noi remoto, tramandato attraverso questi splendidi e rarissimi oggetti destinati ad essere distrutti appena cessava l’uso per cui erano stati creati.

€ 4.000 - € 6.000

Sold for € 5.000

Notes:
La divisione del tempo è da sempre segnata e fissata per uso della vita civile e religiosa dai calendari, a cui si aggiunsero più tardi gli almanacchi e i lunari. Mentre il calendario non portava che la registrazione dei giorni dell'anno disposti per mesi e settimane con l'indicazione delle feste, delle stagioni, del corso del sole e della luna, con l'almanacco si introdussero le osservazioni astronomiche, notizie varie e nozioni utili; a queste poi si unirono le previsioni del tempo e degli avvenimenti…e nacquero i primi lunari. Su richiesta si fornisce elenco dettagliato di tutte le opere contenute nel lotto.

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Lot number 411, Books Autographs and Prints &8211 Auction 98


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