Giovanni Michele Alberto Carrara nacque a Bergamo nel 1438 da Guido, medico e umanista. Nel 1458 era a Padova, dove conseguì il titolo di dottore in medicina il 2 luglio di quell’anno. Già aveva iniziato la sua attività letteraria: tra i componimenti poetici di questo periodo sono da ricordare gli epigrammi indirizzati ad umanisti meridionali, al Panormita e soprattutto al Porcellio. In seguito, tornato a Bergamo, il Carrara vi iniziò la carriera di medico e sposò Margherita Proposulo, da cui ebbe due figli. Lavorò successivamente a Brescia, a Chiari e quindi al servizio di Roberto Sanseverino come suo medico personale, per concludere a Bergamo la sua carriera di medico, dove morì il 26 ottobre 1490. Unica sua opera edita è il presente opuscolo, che ebbe un rifacimento nel De memoria reparanda augenda servandaque, Basileae 1554, del medico bergamasco Guglielmo Grataroli (1516-1568), e un adattamento volgare di L. Dolce, Dialogo nel quale si registra del modo di accrescere e conservare la memoria, Venezia 1586. Tra le opere poetiche del Carrara si annoverano anche circa 250 componimenti in latino e un’opera in terzine dantesche, la Comedia, in cui si descrive un viaggio extraterrestre paragonabile a quello del “doctor Dante”.L’opera appare suddivisa in due capitoli: il primo Libri Unici de Memoria, dove si passano in rassegna gli artifici classici per conservare e sviluppare la memoria; il secondo, dal titolo De medicinalibus auxiliis, dove si raccolgono segreti medici utili alla memoria, “Secundus modus est masticare in mane zinziber, ut saliva multa expelletur: prodest et accorus et nux muscata et piper et culbebbe cum mastice…”.Goff A210; HC 426; IGI 148; BMC VI 824; GW 570.