It En

Roll over image to see the details.

132

Jacob de Hase (Anversa 1575 - Roma 1634)

Il bacio di Giuda

Jacob de Hase (Antwerp 1575 – Roma 1634)
Judas Kiss
oil on canvas, cm 118 x 169
signed on the alabarde upper left: […] DE HASE F.

€ 20.000 - € 30.000

Lot not sold

Notes:
Il bacio di Giuda firmato dal pittore fiammingo Jacob o Jacques de Hase, è una delle poche opere note di questo artista, originario di Anversa, attivo a Roma dal 1601 al 1634 e abitante presso la Parrocchia di Santa Maria del Popolo. La scena complessa e concitata riassume in sé non solo un forte pathos dovuto al tema evangelico così pregnante, ma attira e coinvolge attraverso i vari riferimenti artistici di cui è evidentemente permeata. Caravaggesca e carraccesca a un tempo, per via dell’effetto luce-ombra e ancor di più per l’accalcarsi dei personaggi, ritratti di tre quarti, da un lato, e per il classicismo, permeato di naturalismo dall’altro, si pone in linea con le tendenze romane coeve. Ma nella tela si insinua anche un evidente e attardato manierismo che si esprime nella puntuale ripresa dell’atmosfera che sostanzia la Cattura di Cristo della Galleria Borghese, magistralmente dipinta a Roma dal Cavalier d’Arpino sul finire dell’ultimo decennio del Cinquecento. Accademico di San Luca, maestro del ben noto Michelangelo Cerquozzi, come attestano gli inventari cittadini, e di uno stuolo di pittori fiamminghi attivi a Roma all’inizio del XVII secolo, fra cui va ricordato l’originalissimo Théodore van Loon, de Hase dovette riunire attorno a sé una bottega importante e affollata, luogo di incontro e di contatto fra la comunità romana e quella della città portuale fiamminga (per un profilo dell’artista, cfr. M. Pomponi, Gli artisti presenti a Roma durante il primo trentennio del Seicento nei documenti dell’Archivio Storico del Vicariato, in Alla ricerca di Ghiongrat: studi sui libri parrocchiali romani, 1600 - 1630, a cura di R. Vodret, Roma 2011, p. 138). L’impatto del dipinto è innegabile: l’impaginazione monumentale della tela proveniente dalla collezione dell’erudito romano Alfredo Muratori, e l’importante ruolo avuto nella prima metà del Seicento dal suo autore conferiscono al dipinto un evidente valore museale.

Informations

Informations about this lot.


* mandatory fields

Lot number 132, Old Master Paintings &038 19th Century Art &8211 Auction 144 and 145


Works by the same author present in this auction

No work by the same author in this auction

Next auctions

No auction is programmed

Videos

News