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Theatrum Chemicum

Il volume, che reca l’ex libris “Casa Editrice Luce e Ombra”, fu utilizzato dal 9.11.1928 al 6.3.1938 come una sorta di diario o pro-memoria privato da Giovanni Antonio Colonna di Cesarò (Roma 1878-1940). Politico, deputato, ministro delle Poste dal 1922 al 1924, seguace di Rudolf Steiner, fece parte del Gruppo di Ur e fu vicino al movimento del neopaganesimo e all’esoterismo romano. Colto studioso di Roma antica pubblicò nel 1938 l’importante saggio Il mistero delle origini di Roma. Miti e tradizioni. Scrisse anche di aritmosofia. Sospettato di essere l’organizzatore dell’attentato a Benito Mussolini compiuto da Violet Gibson nel 1926, fu sorvegliato e spiato fino al 1934. Colonna di Cesarò annota a matita incontri con Julius Evola, Arturo Reghini, Giulio Parise, nomina Adriano Tilgher, Kremmerz e altri personaggi, e accenna talvolta obliquamente a fatti che riguardano la sua sfera privata e amicale. Inoltre commenta sistematicamente i trattati contenuti nel volume, con lapidarie osservazioni e correzioni al testo, dimostrando un’approfondita conoscenza e un vivo interesse per la scienza ermetica. Ciò che incuriosisce e sorprende è il fatto che Colonna di Cesarò abbia appuntato con costanza sulle pagine di un simile trattato vicende e incontri privati. Probabilmente intese così proteggere sé stesso e altri – nascondendo informazioni in un antico libro d’alchimia – nel periodo in cui era sorvegliato: nel 1927, infatti, la sua casa era stata perquisita. Documento di straordinaria rilevanza storica.

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