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Liber aggregationis, seu Liber secretorum de virtutibus herbarum, lapidum et animalium quorundam. De mirabilibus mundi

Rara prima edizione, di questa anonima compilazione circolata da sempre sotto il nome di Alberto Magno ma forse opera di un suo allievo. Le qualità delle erbe, delle pietre e degli animali, De virtutis herbarum, lapidum et animalium, e gli influssi degli astri vengono attentamente descritti e scandagliati, nella prima parte; la seconda, il De mirabilibus, sulle meraviglie della terra. È considerato il più grande filosofo e teologo tedesco del medioevo sia per la sua grande erudizione che per il suo impegno nel tenere distinto l’ambito filosofico da quello teologico. Come il suo contemporaneo, Ruggero Bacone, Alberto Magno (1206-1280) fu un infaticabile studioso della natura ed applicò la stessa energia allo studio delle scienze sperimentali, con tale zelo che fu accusato di trascurare le scienze sacre. In realtà, circolarono molte leggende che gli attribuivano poteri magici. Dr. Sighart (Albertus Magnus) ha esaminato queste leggende, e si è sforzato di recuperare la verità da storie false o esagerate. Altri biografi si sono accontentati del fatto che la versatezza di Alberto nelle scienze fisiche poteva essere stato il fondamento su cui si basavano tali storie. La verità, naturalmente, si trova tra i due estremi. Alberto coltivò assiduamente le scienze naturali; era un’autorità nella fisica, in geografia, in astronomia, mineralogia, chimica (alchimia), zoologia e fisiologia. In tutti questi soggetti la sua erudizione era vasta e molte delle sue osservazioni sono tuttora valide. Alberto è frequentemente citato da Dante Alighieri, che fece della dottrina della libera volontà il fondamento della propria etica. Egli lo pone col suo pupillo Tommaso d’Aquino tra gli “Spiriti Sapienti” nel Cielo del Sole.

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