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136

Mosè Bianchi

Monza 1840 - 1904

La lettura

olio su tela (rintelata), cm 111,4 x 70
firmato in basso a sinistra: MBianchi

The reading
oil on canvas (relined), 111,4 x 70 cm
signed lower left

€ 50.000 - € 80.000

Lotto non venduto

Note:
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. ESPOSIZIONI: 1865, Torino, Società Promotrice delle Belle Arti, XXIV Esposizione, n. 109 BIBLIOGRAFIA: Catalogo degli Oggetti d'Arte ammessi alla XXIV Esposizione, Società Promotrice delle Belle Arti, Torino, 1865, n.109 Paolo Biscottini, Mosè Bianchi Catalogo Ragionato, Milano, 1996, p.123, n.47. Il dipinto che qui si propone, rinvenuto recentemente in una collezione privata, è certamente quello già pubblicato nel Catalogo Ragionato di Mosè Bianchi nel 1996 (nota 1) e al tempo noto solo per una riproduzione in bianco e nero, segnalata dal Museo Civico e Gallerie d’Arte Antica e Moderna di Udine (oggi più noti come Musei del Castello), che la conservava nel proprio Archivio Fotografico, con la sola indicazione della provenienza. Pur non rintracciando il dipinto, la fotografia ci convinse della qualità dell’opera, tanto che si ritenne di poterla identificare con quella esposta a Torino nel 1865, con il titolo La lettura e un valore evidenziato nel catalogo di 500 lire (nota 2). L’analisi condotta nell’occasione del ritrovamento del dipinto, ci consente oggi non solo di confermarne l’autenticità, ma anche di riconoscerlo, senza dubbio alcuno, in quello della fotografia in bianco e nero, grazie anche alla corrispondenza della firma in basso a sinistra e di precisi dettagli, nonostante la rintelaiatura. Si conferma un dipinto di alta qualità, in ottime condizioni di conservazione, riconducibile all’attività del pittore monzese, che alla medesima data produceva opere come la Signora di Monza e la Cleopatra delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano, e nell’anno precedente esponeva La vigilia della sagra di Brera. Il tema della lettrice, noto anche per il famoso dipinto di Brera del 1870 (sempre di Mosè Bianchi), ricorre nella pittura del secondo Ottocento Lombardo, nell’ambito di quel realismo intimista che trova nella figura femminile e nel suo raccolto isolamento l’idea di una femminilità intensa, raffinata e colta, che vale a segnalare la crescente attenzione per la donna e la sua condizione. Il capo lievemente reclinato sul collo, lo sguardo reso più intenso dalla massa dei capelli scuri sulla fronte, il fazzoletto verde scuro al collo, l’orecchino rosso (così simile al colore della copertina del libro) anticipano gli ingredienti del dipinto del 1870, che qui trova, nell’accentuato e calibrato cromatismo, cui giovano certamente il giallo aranciato del manto e l’intensa luminosità, un suo particolare valore, allineabile agli esiti più alti della coeva pittura lombarda e anticipatore della migliore pittura di Mosè Bianchi. Paolo Biscottini Ottobre 2015 1) Cfr. Paolo Biscottini, Mosè Bianchi Catalogo Ragionato, Federico Motta Editore, Milano, 1996, p.123, n.47 2) Il riferimento è al Catalogo degli Oggetti d’Arte ammessi alla XXIV Esposizione, Società Promotrice delle Belle Arti, Torino, 1865, n.109

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Lotto numero 136, Dipinti Antichi e Arte del XIX Secolo &8211 Asta 119


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