San Gennaro ferma l’eruzione del Vesuvio

Note:
L'opera inedita offre un'immagine insolita e quanto mai riuscita di San Gennaro, vescovo e patrono della città di Napoli. Il santo a figura intera è ripreso di profilo come giovane imberbe, la mitra in testa ed il pastorale adagiato per terra, mentre impone al Vesuvio di arrestare l'eruzione in corso con la mano destra sollevata. Il punto di vista dal sotto in su accentua l'imponenza del personaggio, che dalle fonti documentarie risultava essere stato di elevata statura. Al margine sinistro della composizione sta un angelo seduto con le due ampolle del sangue del santo e un libro, accanto in piedi compare un altro putto alato che indica al compagno il miracolo prodigio. I gesti delle piccole creature celesti ed il fatto che i loro sguardi non siano rivolti verso lo spettatore e non intercettino neppure quelli del santo, ci fanno pensare che ci troviamo di fronte ad una visione prodigiosa. La tavolozza è quella tipica di De Mura che dispiega per San Gennaro sapienti tocchi di rosa, giallo e arancione. La stesura del colore è compatta, più materica nel santo, mentre nei putti le pennellate assumono un andamento più morbido e sfumato, a rispettare la gerarchia semantica dell'apparizione.Per la fortuna del Santo, che si identifica con la città di Napoli, cfr. da ultimo l'interessante esposizione attualmente in corso ospitata dalla Fondazione Roma in Palazzo Sciarra, dal titolo Il tesoro di Napoli: i capolavori del Museo di San Gennaro, a cura di Paolo Jorio e Ciro Paolillo (Milano 2013). Ringraziamo il professor Pierluigi Leone de Castris per averci confermato la presente attribuzione su basi fotografiche.