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Studio di Antonio Rossellino

Settignano 1427 – Firenze 1479

Madonna con Bambino

rilievo in stucco, cm 88 x 70 x 12 (inclusa la cornice) cm 69 x 52 (esclusa la cornice) PROVENIENZA. Collezione Ole Olsen, Copenaghen; venduto presso Winkel e Magnussen, Copenaghen, tra il 1943 e il 1953; collezione J. B. Hartmann e per successione ereditaria agli attuali proprietari. BIBLIOGRAFIA: H. Schmitz, Generaldirektor Ole Olsen Kunstsamlinger, Muenchen 1924, vol. I, cat. 1030, p. 94, tav. CVII.

€ 15.000 - € 20.000

Venduto per € 15.000

Note:
Il rilievo in stucco offerto nel lotto propone una composizione, elaborata nella bottega di Bernardo e Antonio Rossellino nella seconda metà del XV secolo. La Vergine, seduta su un trono dal bracciolo decorato con un’elegante voluta classica, tiene fra le sua braccia il Bambino, che appoggia teneramente il piedino tra le dita della sua mano, stringendo a sua volta un cardellino, simbolo della futura Passione. La dolcezza degli sguardi e dei gesti esprime il legame emotivo tra madre e figlio, secondo la lezione donatelliana. Il prototipo in marmo è oggi conservato a Vienna, Kunsthistorisches Museum; databile intorno al 1468-70, proviene dalla collezione medicea e fu portato al castello di Ambras in Tirolo da Claudia de’ Medici (1604-1648), sorella del granduca Cosimo II, come regalo per le sue nozze con il duca Leopoldo V nel 1624. L'opera arredava la cappella e lì rimase fino al 1880, quando poi fu trasferita a Vienna. Di questo rilievo sono note repliche coeve in stucco, tra cui una oggi conservata a Washington, National Gallery of Art, Kress Collection, e quella offerta nel lotto. Si conoscono inoltre altri esemplari caratterizzati da una composizione simile, ognuno caratterizzato da alcune importanti varianti. Un modello in marmo (di misure analoghe al nostro, ma in controparte), è conservato a New York, Metropolitan Museum of Art; qui si ritrova il tenero dettaglio del Bambino che appoggia il piedino tra le dita della mano della Madre, e il particolare del bracciolo decorato con una voluta classicheggiante; mentre si differenzia dal nostro per la maggiore frontalità delle figure; il Bambino inoltre stringe semplicemente un lembo della veste, mentre nella presente opera ha il cardellino. Un altro bell’esemplare in stucco è conservato a San Pietroburgo, Museo dell’ Hermitage; quest’ultimo si avvicina a quello offerto nel lotto, per misure e dettagli. Antonio Rossellino collaborò lungamente con il fratello Bernardo, con il quale sviluppò una fiorente bottega, che potè soddisfare la ricca committenza della Firenze del secondo Quattrocento. Rispetto al fratello, da cui fu comunque influenzato, la sua arte raggiunge esiti di squisita eleganza e raffinatezza, avvicinandosi allo stile del contemporaneo Desiderio da Settignano. L’opera qui presentata può essere datata intorno al 1470, durante la fase qualitativamente più alta della produzione di Antonio Rossellino. Dopo il 1464 infatti, alla morte del fratello Bernardo, Antonio assunse il comando della bottega, potendo esprimere liberamente la sua capacità inventiva e la sua particolare sensibilità, che lo porta a fondere la pittoricità di Donatello, qui ben visibile nello “stacciato” degli angeli sullo sfondo e nei sottili passaggi chiaroscurali, con le preziosità epidermiche di Desiderio da Settignano. Il lotto è offerto con il catalogo citato nella bibliografia: H. Schmitz, Generaldirektor Ole Olsen Kunstsamlinger, Muenchen 1924, voll. I-II, ex-libris di Jorgen Birkedal Hartmann. STUDIO OF ANTONIO ROSSELLINO (SETTIGNANO 1427 - FLORENCE 1479), MADONNA WITH THE CHILD, STUCCO, 88 X 70 X 12 CM (INCLUDING FRAME), 69 X 52 CM (WITHOUT FRAME)

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Lotto numero 68, Dipinti Antichi e del XIX secolo &8211 Asta 91


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