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Neruda

Pablo

Los versos del Capitan

Napoli, Arte Tipografica [Angelo Rossi], 8 luglio 1952. Brossura editoriale verdina con testa di Gorgone al centro, al frontespizio figura mitologica che ritorna a p.13 in posa diversa, a p.177 veduta di Capri con barche in primo piano, elenco dei sottoscrittori, colophon con indicazione della tiratura di soli 44 esemplari destinati ai sottoscrittori, copia n.23 per Paolo Ricci, fioriture ai piatti, piccola lacuna alla cuffia superiore, velina con strappi.

€ 8.000 - € 1.952

Venduto per € 17.500

Note:
LA PRIMA EDIZIONE DI UNO DEI PIU’ RARI TESTI DI POESIA DEL NOVECENTO, OPERA DEL PREMIO NOBEL PABLO NERUDA. Nel 1952 Pablo Neruda fu ospite in esilio a Capri nella villa dello storico italiano Edwin Cerio (la medesima di Curzio Malaparte), dove compose gli struggenti versi d’amore per Matilde Urrutia, la sua musa ispiratrice dopo la separazione con Delia del Carril. I versi del Capitano è un libro che occupa un posto particolare nella vasta produzione di Neruda. Fu pubblicato inizialmente anonimo, precauzione presa dal poeta per non offendere la prima moglie, Delia del Carril, a cui si sentiva ancora sentimentalmente legato. Questi versi costituiscono infatti un unico canto d’amore per la donna che da poco era entrata nella sua vita e che non si sarebbe mai distolta dal suo fianco, nei momenti buoni e in quelli cattivi: Matilde Urrutia. Alla prima edizione, la presente, di soli 44 esemplari per amici e sottoscrittori, seguì un’edizione argentina ad ampia diffusione e l’autore dei versi fu facilmente smascherato, non senza qualche dispiacere da parte di chi vedeva in questi versi “intimi” un abbandono dell’impegno e della lotta. Timore fuori luogo, perché in Neruda amore e lotta non sono mai in constrasto: l’amore è anche lotta per un futuro migliore. Neruda lascerà l’Italia prima ancora di veder stampato il volume, che gli verrà inviato solo l’anno successivo in Cile. “E così in Italia/ per volontà del popolo, […] rimase il mio destino./ E così avvenne/ che questo libro cominciò a nascere/ circondato da mare e piante di limoni,/ ascoltando in silenzio,/ dietro il muro della polizia,/ come lottava e lotta,/ come cantava e canta/ il valoroso popolo/ che vinse una battaglia perché potessi/ riposare nell’isola che mi aspettava/ con un ramo fiorito di gelsomino in bocca/ e nelle sue piccole mani la fonte del mio canto” (La Policía).. La vicenda di questo breve soggiorno, durato pochi mesi, ha ispirato il bel romanzo di Antonio Skármeta, Ardiente Paciencia, pubblicato nel 1986 e divenuto celebre per la trasposizione cinematografica realizzata da Massimo Troisi ne Il Postino (1994). Notevole la rarità di questo volume sul mercato antiquario: l’ultima copia passata in asta in Italia ha realizzato € 18500 nel 2012.

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Lotto numero 245, Libri Autografi e Stampe &8211 Asta 88


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