Senilità

Note:
Rarissima prima edizione, in esemplare con dedica, del secondo romanzo di Svevo, stampato a sue spese dopo la pubblicazione in 79 puntate sul quotidiano triestino l’Indipendente.“Più che il poeta della malattia, Svevo è forse il poeta della salute.(...) Senilità, il secondo romanzo pubblicato nel 1898 e così caro a Joyce, sottolinea già nel titolo la stanchezza vitale ed esistenziale - o meglio la coscienza di questa stanchezza - che investe la cultura europea e l’intelligenza borghese e che viene spesso vissuta dall’interno, sul piano immediato dei sentimenti e delle pulsioni, attraverso le ambivalenze dell’amore e della gelosia. La senescenza e l’esaurimento della società condannano l’intellettuale all’inettitudine personale, in una narrativa fortemente influenzata da quella naturalista e dal pensiero di Schopenhauer, ed incline ad illustrare dei passionali naufragi privati quali parabole di un destino sociale.” (dall’introduzione di Claudio Magris all’edizione di Senilità uscita per i tipi di Marsilio nel 2002). Pubblicato per la prima volta nel 1898, il romanzo andò incontro ad un triste insuccesso e all'indifferenza della critica, tanto che lo stesso Svevo, nella prefazione alla seconda edizione, sentì di poter scrivere: "Non ha ottenuto una sola parola di lode o di biasimo". Fu Joyce che nel 1927, dopo aver dichiarato pubblicamente il suo sincero apprezzamento per questo libro, ne decretò il trionfo. "Affettuoso e acuto critico" ne fu altresì Montale, come lo stesso Svevo riferisce, definendolo "giovine e pensoso amico". Il romanzo si avvicina allo stile dello scrittore irlandese, dato il suo carattere essenzialmente introspettivo che mira a mettere in luce - anche con toni ironici - la vita interiore di Emilio.Gambetti-Vezzosi, p.898.