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126

Scuola genovese

terzo - quarto decennio del Seicento

Satiressa con tre putti

olio su tela, cm 107 x 201 (il formato attuale, comprensivo delle parti aggiunte è di cm 149 x 223,5: rispettivamente con una fascia orizzontale di cm 26 nella parte superiore, cm 6,5 al margine sinistro, cm 13,5 al margine destro e una fascia inferiore di cm 16)

Genoese school, around 1620-40
A Female Satyr with three putti
oil on canvas, cm 107 x 201 (original size); cm 149 x 223,5 (actual size)

€ 15.000 - € 20.000

Venduto per € 18.750

Note:
Stilisticamente l'opera, inedita e mai apparsa prima sul mercato, è accostabile all'ambito di Giovanni Battista Paggi. Sul tipico sfumato del ductus pittorico paggesco tuttavia si innesta una maggiore spinta verso il naturalismo. I putti sono molto vicini a quelli dipinti da Paggi negli ultimi due suoi decenni di attività, ma resi con maggiore volumetria, così come il corpo femminile ricorda quello delle Veneri di Paggi, ma con un vigoroso chiaroscuro che ne scolpisce maggiormente le forme. La rara iconografia del dipinto, che appare enigmatico ed intimamente affascinante, potrebbe essere interpretata come una Carità in chiave profana. La Satiressa infatti è qui circondata da tre putti, di cui uno viene allattato, proprio come la raffigurazione allegorica della Virtù Teologale della Carità. Tuttavia il satiro rappresenta la parte istintiva e irrazionale dell'essere umano, quindi in tal senso la presente iconografia potrebbe essere letta come un rovesciamento sottile della tradizionale allegoria della Virtù. Questo aspetto farebbe supporre una committenza assai colta e sofisticata, che avrebbe suggerito all'artista un tale gioco esegetico, forse nel contesto decorativo di una serie di altre Virtù, reinterpretate in chiave profana. Se la circolazione degli affetti tra la giovane madre ed i bambini era accentuata dalla concentrazione delle figure nell'assetto originario del dipinto, di dimensioni ridotte rispetto all'attuale formato della tela, tale tensione emotiva si allenta viceversa con l'ampliamento dell'opera, dovuto probabilmente ad esigenze d'arredo secondo una pratica comune nelle principali dimore aristocratiche di Genova, da cui l'inedita tela proviene per successione ereditaria.

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Lotto numero 126, Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo &8211 Asta 126


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