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Jacob de Backer

Anversa 1540/45 - 1591/99

Il giudizio di Mida

olio su tavola, cm 113 x 120

Mida’s judgment
oil on board, cm 113 x 120

€ 10.000 - € 15.000

Venduto per € 12.500

Note:
Tra i protagonisti dell'ultimo manierismo di Anversa, Jacob de Backer apprese l'arte nello studio di Antonio da Palermo (1503/13 - prima 1589) per entrare successivamente nella bottega di Hendrick van Steenwijck il Vecchio (1550 - 1603). Le sue opere, che rappresentano spesso complesse allegorie, destinate alla colta committenza locale, sono legate ai modi del manierismo tosco-romano, conosciuto probabilmente tramite stampe. Prova della fortuna che il pittore godé al suo tempo sono le numerose repliche di una stessa composizione (cfr. ad esempio il Giudizio Universale e l'Allegoria dei fardelli della vita, in E. Leuschner, Defining de Backer: new evidence on the last phase of Antwerp mannerism before Rubens, in “Gazette des beaux-arts”, 137, 2001, pp. 167-192). Del Giudizio di Mida sono note altre tre versioni: una dalle dimensioni pressoché identiche transitata a Christie's a Londra, 9 aprile 2003, lotto 69, come "Scuola di Fontainebleau" (olio su tavola, cm 100 x 127, venduta a GBP 44.215, proveniente dalla collezione Wildenstein a New York), una seconda documentata in collezione privata a Nizza nel 1995 (olio su rame, cm 35 x 43 cm; cfr. Pieter Breughel der Jüngere - Jan Brueghel der Ältere: flämische Malerei um 1600, catalogo a cura di K. Ertz e C. Nitze-Ertz, Lingen 1997, p. 258) ed una terza frammentaria passata recentemente presso Artcurial a Parigi, 20 gennaio 2016, lotto 489 (olio su tavola, cm 35 x 96), con attribuzione a Backer ma forse copia dall'esemplare Wildenstein. Il presente dipinto condivide con la versione di Nizza il paesaggio nel registro superiore e la vegetazione in primo piano, la cui paternità potrebbe essere riconosciuta in entrambe le opere alla mano Jan Brueghel il Vecchio. Sono assenti due volti femminili ai lati della composizione, che compaiono viceversa in tutte le altre opere menzionate. Opere di Backer dello stesso soggetto sono documentate in collezioni fiamminghe ed olandesi ab antiquo. Una menzione inventariale ricorda il Giudizio di Mida nella vendita dei beni di Henrietta Popta tenutasi ad Amsterdam il 5 aprile 1697 ["n.164 't Oordeel van Pan en Midas van Jacob Bakker"; cfr. G.Hoet, Catalugus of naamlyst van schilderyen... vol. I, 1752, pp. 40-42, n.34]. Un Giudizio di Mida di Backer, eseguito in collaborazione con Brueghel, è documentato ad Anversa presso il mercante d'arte Forchoudt il 4 agosto 1702 ["1702, 4 Augustus, Weenen. - Reeckeninghe (Mercus Forchoudt) vane en party schilderijen ghemerckt…ontfangen per conto van de SSs Melchior y Guillmo Forchoudt en syn vercocht alsvolght: n°1 | 1 Vonnis van Midas van de Bacquer ende Breugel, met:"; cfr. Denucé, Exportation d'oeuvres d'art au XVIIe siècle à Anvers. La firme Forchoudt, 1930, p. 259] e in seguito, sempre ad Anversa, nella vendita dei beni del mercante Jacomo de Wit avvenuta presso Everaerts il 15 maggio 1741 ["Een stuck Schilderye verbeldende het Vonnis van Midas, de figueren door J. De Backer en het Landtschap geschildert van den Fluweelen Breugel, puyck goedt, h.3 v. 4 d., br.4 v.4 duym" (le misure di 3 piedi e 4 pollici di altezza e 4 piedi e 4 pollici di larghezza sono simili al dipinto in esame); cfr. Naergelaeten door Juffrouw de Weduwe van wylen. Sieur Jacomo de Wit, verkogt den 15 Mey 1741 in Antwerpen, p. 32, n. 8]. Il lotto è offerto con Attestato di Libera Circolazione. This lot is sold with a valid export license.

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Lotto numero 71, Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo &8211 Asta 126


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