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Bocchini

Bartolomeo

Il trionfo di Scappino

Modena, per Bartolomeo Soliani, s.d. [ma circa 1648]. In 12°. 92 pp. Vignetta calcografica al frontespizio, strappi al margine esterno del frontespizio, fioriture, carta un po’ consunta. Legato con Del Trionfo della Zagnara. Parte Seconda. Modena, per Bartolomeo Soliani, s.d. [ma circa 1648]. Fregio calcografico al frontespizio. Legato con Miscuglio di pensieri Rime zannesche prima, e seconda parte. Modena: per Bartolomeo Soliani, 1647. Fregio calcografico al frontespizio. Legato con La prima/-seconda parte della Corona maccheronica. Terza impressione ristampata con nuoua gionta. Modena, per Bartolomeo Soliani, 1648. Legato con La piua dissonante di Bartolomeo Bocchini detto Zan Muzzina. Al frontespizio mappamondo stilizzato, macchie alle ultime carte, margini consunti. Legatura coeva in cartonato alla rustica.

€ 1.500 - € 2.000

Venduto per € 1.875

Note:
Bella e rara miscellanea originale di testi bocchiniani nella sua veste coeva, quasi tutti editi a Modena dal Soliani tra il 1647 e il 1648. Si tratta perlopiù di seconde edizioni, fatta eccezione per lo Scappino e la Zagnara, qui in PRIMA EDIZIONE. E' incerta la cronologia di molte sue opere, che spesso furono stampate senza data e dopo aver circolato in fogli volanti. Le prime edizioni dovettero circolare nel bolognese intorno al 1635, per poi essere in parte riedite a Ferrare e soprattutto a Modena. Nato a Bologna nel 1604, dopo un avvio alla carriera di pittore, la passione per il teatro lo spinse ad aderire alla commedia dell'arte col nome di Zan Muzzina (da Muzza, torrente che scorre presso Sant'Agata Bolognese). La sua vita avventurosa divenne fonte d'ispirazione della sua attività teatrale, tutta rivolta sul versante popolare delle canzonette, dei ritratti caricaturali, delle poesie in vernacolo e delle improvvisazioni. Le sue opere venivano stampate su fogli volanti e circolavano alla macchia, in forme sempre difformi tra loro. Bartolomeo Soliani, che già nel 1623 esercitava l'attività di libraio a Modena, nel 1646 prese a stampar libri con bottega in Piazza Grande. Incominciò con libriccini di facile smercio, adatti alle limitate possibilità di lettura di buona parte dei concittadini: tra questi, le opere di Bocchini dovettero essere un sicuro best seller, vista la divertente piacevolezza dei temi trattati. Modesto in generale il valore letterario di questi scritti; le poesie in dialetto veneziano hanno un interesse puramente documentario, specie per quel che riguarda la storia della commedia dell'arte e del suo personaggio più diffuso, lo Zanni. Le canzonette, che crearono al Bocchini la fama di poeta popolare, anche se talora non prive di sentimento, sono superficiali e spesso volgari, e quel mondo di "zagne" e di "zagni" viziosi e famelici che aveva affascinato il giovane Bocchini è rappresentato senza incisività; più notevoli sono i prologhi, rudimentali farse in cui è possibile avvertire le forme della commedia improvvisa.

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Lotto numero 207, Libri Autografi e Stampe &8211 Asta 116


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